Turismo Archeologico o Archeologia Turistica. Facciamo il punto

Eleonora Pappalardo

Abstract


In questo articolo si tenta di fare il punto sull’evoluzione del turismo archeologico, branca del più vasto turismo culturale, alla luce delle nuove tendenze del comparto. Negli ultimi anni, infatti, si è assistito ad un esponenziale aumento della domanda rispetto ad un tipo di viaggio che punti sull’esperienza vissuta più che sull’oggetto visitato. gli analisti e i teorici del turismo culturale e di quello, più recente, co-creativo, si sono già espressi in merito alla nuova esigenza dei visitatori di trasformare il viaggio in un’esperienza più coinvolgente, che includa una partecipazione diretta e attiva al momento della visita e che si caratterizzi per una sempre maggiore unicità. Il turismo esperienziale, oggi, sembra superare quello tradizionale, puntando sul coinvolgimento sensoriale del visitatore per garantire un’esperienza irripetibile. Sul fronte del turismo archeologico, questa tendenza ha delle implicazioni che forse non andrebbero sottovalutate. La visita di tipo immersivo, unita all’impiego di nuove tecnologie e dispositivi utili alla realtà aumentata o alla visita virtuale del sito e/o del monumento archeologico, infatti, rischiano di allontanare il fruitore dell’originale, determinando una perdita del valore dell’oggetto fisico della visita.

In this paper the recent evolution of archaeological tourism, part of the largest cultural, is analyzed. in last years the request of a kind of travel focused on experience more than on the location, has grown. analysts and scholars on cultural tourism and on the, more recent, co-creative tourism, outlined the new exigency of visitors to transform their trip into a more involving experience. This last, in fact, should include the active and direct participation into the visiting process, and should be almost unique. Experiential tourism, today, seems to surpass the traditional one just aiming to involve the visitor in a sensorial travel. For what concerns archaeological tourism, this tendency has implications not to be ignored. The immersive visit, together with the use of new technologies and devices for the augmented reality or virtual visit of the site or archaeological monument, in fact, risks of dividing the visitor from the original, by losing his sense of place and by depriving the monument of its value.


Riferimenti bibliografici



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