Ecclesiastici, milites e uso delle armi: norme conciliari e penitenziali nell’Alto Medioevo

Emanuele Piazza

Abstract


I canoni conciliari d’età merovingia e carolingia testimoniano il dissenso della Chiesa verso l’impiego militare del clero, a cui, secondo quanto sancito dal Concilium Germanicum, spettava solo il compito di recare il proprio conforto spirituale all’esercito. Tuttavia la presenza documentata dalle fonti dell’epoca di un numero crescente di vescovi coinvolti in guerra, il progressivo alleggerimento delle pene spirituali previste nei Libri poenitentiales per i milites che avessero ucciso sul campo di battaglia, confermano l’indebolirsi delle obiezioni d’ordine morale opposte dalla Chiesa all’attività del bellare. The conciliar canons of the Merovingian and Carolingian age prove the Church’s disagreement about the involvment of the clergy in military matters; the Concilium Germanicum states that the clergy could only grant his spiritual comfort to the army. However, many sources witness a growing number of bishops engaged in warfare, and the Libri poenitentiales prove a gradual easing of spiritual penalties provided for the soldiers that had killed on the battlefield; so these evidences confirm the weakening of moral objection opposed by the Church to wage war.

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