Il Neo-aristotelismo di Amartya Sen e Martha Nussbaum. L’approccio delle capacità e il finalismo aristotelico
Abstract
Partendo dall’analisi dei punti salienti del Capabilities Approach teorizzato negli anni Ottanta dall’economista Amartya Sen, il presente contributo si concentra sulla sua rilettura, in chiave neo-aristotelica, ad opera di Martha Nussbaum. La filosofa americana,avendo individuato nel modello socio-economico di Sen molti aspetti in comune con la teoria politica di Aristotele, ha proposto una diversa versione dell’approccio delle capacità, improntata non più su una prospettiva socio-economica ma su quella filosofica,rielaborandola alla luce degli insegnamenti etico-politici di Aristotele, specialmentenella sua dimensione teleologica. In continuità con il pensiero aristotelico, infatti,Nussbaum identifica nella piena realizzazione di sé e della propria condizione di essereumano il fine ultimo a cui ogni individuo e ogni società deve aspirare, perché, secome insegnava ancora Aristotele, la vera natura dell’uomo è quella di animale politico(πολιτικὸν ζῷον), è dovere delle istituzioni garantire quelle condizioni minime che consentano a tutti i cittadini di potersi realizzare nella e per la loro stessa umanità.
Starting from the analysis of the salient points of the Capabilities Approach theorisedin the 1980s by economist Amartya Sen, this contribution focuses on its reinterpretation,in a neo-Aristotelian key, by Martha Nussbaum. The American philosopher,having identified in Sen’s socio-economic model many aspects in common with Aristotle’spolitical theory, proposed a different version of the capability approach, basedno longer on a socio-economic perspective but on a philosophical one, reworking it inthe light of Aristotle’s ethical-political teachings, especially in its teleological dimension.In continuity with Aristotelian thought, in fact, Nussbaum identifies the full realisationof oneself and one’s own condition as a human being as the ultimate goal towhich every individual and every society must aspire, because if, as Aristotle againtaught, man’s true nature is that of a political animal (πολιτικὸν ζῷον), it is the duty of institutions to guarantee those minimum conditions that allow all citizens to be able to realise themselves in and for their own humanity.
Riferimenti bibliografici
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