Povertà, “minorità” e apertura al mondo in Francesco d’Assisi

Francesco Coniglione

Abstract


Il ruolo che la figura di Francesco ha in relazione ai problemi sollevati nelle due recenti encicliche di papa Francesco (Laudato si’ e Fratelli tutti) può essere pienamente inteso solo se si ha presente l’itinerario di perfezionamento spirituale da lui seguito e capire come esso, a partire della scelta della povertà e della massima umiliazione, possa infine culminare e compiersi in modo completo nel nuovo sguardo verso la natura, che rompe con una secolare tradizione cristiana per lo più orientata al suo disprezzo, al contemptus mundi e alla fuga da esso.

The role that Saint Francis of Assisi plays in relation to the problems raised in the two recent encyclicals of Pope Francis (Laudato si’ and Fratelli tutti) can only be fully understood if one is aware of the path of spiritual perfection followed by the saint. This path, starting with the choice of poverty and the greatest humbleness, can finally culminate and be fully realised in the new look at nature, which breaks with a centuriesold Christian tradition mostly oriented towards its disdain, to contemptus mundi and to fleeing from it.


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