La peste in Sicilia in età moderna: tra scienza e devozione

Elena Frasca, Mariaelena Costa

Abstract


Tra i grandi flagelli che hanno colpito a più riprese l’umanità sin da tempi assai remoti, la peste rimane quello maggiormente spaventoso per la portata della sua virulenza, per il numero elevato delle sue vittime. Nell’analisi storica del fenomeno, la Sicilia può fornire risposte particolarmente interessanti. Rimane significativo il ruolo giocato, nel Cinquecento, dal protomedico Giovanni Filippo Ingrassia durante l’epidemia di peste scoppiata a Palermo. Ugualmente significativa è la pratica devozionale che, a più riprese, contraddistingue l’atteggiamento popolare di fronte all’emergenza. In un momento storico come quello attuale, l’argomento in questione assume contorni di straordinaria e drammatica attualità.

Among the great scourges that have struck humanity on several occasions since very remote times, the plague remains the most frightening for the extent of its virulence, for the large number of its victims. In the historical analysis of the phenomenon, Sicily can provide particularly interesting answers. The role played by the protomedico Giovanni Filippo Ingrassia during the plague epidemic that broke out in Palermo remains significant. Equally significant is the devotional practice which, on several occasions, distinguishes the popular attitude towards the emergency. In a historical moment like the present one, the topic in question takes on an extraordinary and dramatic relevance.


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