L’uso dei fear appeals nelle campagne di prevenzione contro il fumo sono ancora efficaci? Uno studio sul campo

Martina Belfiore, Concetta Pirrone, Silvia Platania, Sabrina Castellano

Abstract


Da parecchi anni assistiamo a numerose campagne contro il fumo, ma la loro reale efficacia non è ancora chiara. La mancanza di univocità dei risultati rende necessaria la realizzazione di ulteriori ricerche sul campo. Scopo di questo studio è esaminare l’effetto che le immagini contenenti appelli alla paura di diversa intensità e tipologia, fisica e sociale, hanno sulla rievocazione dei dettagli dell’immagine e sulla percezione della gravità del danno rappresentato, tenendo in considerazione le strategie di coping adottate dal soggetto, le resistenze alla salute attivate e l’atteggiamento mostrato nei confronti del fumo. Come strumenti per la misurazione di queste variabili sono stati usati: l’Adaptive/ Maladaptive Coping Response Scale (AMCS), la Health Resistance Measure (HR), la Smoking Attitudes Scale (SAS) e le Background Questions. Il campione della ricerca è costituito da 96 studenti universitari fumatori e non fumatori. Dai risultati è emerso che l’utilizzo di appelli alla paura intensi non sembra realmente efficace, in quanto potrebbe indurre il soggetto ad attivare delle difese che influiscono negativamente sul processo di rievocazione dell’immagine presentata. Potrebbe risultare utile far leva sui danni sociali provocati dal fumo, poiché percepiti come più gravi. L’efficacia di una campagna contro il fumo dipende anche da altri elementi, come le strategie di coping attuate dal soggetto, l’attivazione di resistenze alla salute e l’atteggiamento mostrato nei confronti del fumo, non trascurando l’età dei soggetti a cui è rivolta la campagna di prevenzione, poiché è emerso chiaramente che, con il consolidarsi dell’abitudine, aumentano le resistenze alla salute che indurranno progressivamente il soggetto a rifiutare i messaggi promossi nelle campagne. I risultati, quindi, inducono a considerare questi elementi nella progettazione di campagne contro il fumo.

For several years, we have been witnessing numerous campaigns against smoking, but the real effectiveness of fear appeals is not yet clear. The absence of uniqueness of the results makes it necessary to carry out further research. The purpose of this study was to examine the effect that fear appeals images containing social and physical damages have on the re-evocation of the image details and perceived severity. We took into account Adaptive and Maladaptive Coping Strategies (AMCS), Health Resistance (HR) and Smoking Attitude (SA) adopted by our sample formed by 96 university students, smokers and not. Results show that intense physical fear appeal does not seem successful, as it could generate subject defences, that negatively affect image’s recall process. It could be useful to leverage social damage, as perceived more serious. The effectiveness of threat appeals also depends by other elements, such as the coping strategies adopted by the subject, the activation of health resistance and the attitude toward smoking, not neglecting the age of the subjects to whom the prevention campaign is aimed. Consolidation smoking habit increases health resistance, which in turn gradually induces the rejection of messages promoted in the campaigns. The results, therefore, lead us to consider these elements in the design of campaigns against smoking.


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