La valutazione soggettiva del benessere: uno studio di validazione e di confronto interculturale
Abstract
L’articolo delinea i costrutti di salute, qualità di vita e benessere, presentando una rassegna sugli strumenti disponibili per la valutazione psicologica del well-being. Fra questi strumenti, la Warwick-Edinburgh Mental Well-Being Scale (WEMWBS), standardizzata in diversi paesi tra cui l’Italia, mediante la quale è stato compiuto uno studio che si avvale anche di altri test quali la Satisfaction with Life Scale, il Five Factor Inventory, lo Stait-Trait Anxiety Inventory. I risultati evidenziano limitate differenze fra i risultati di benessere ottenuti nel nostro paese e quelli di studi compiuti in altri contesti sociali e culturali con lo stesso strumento. Appare inoltre confermata la capacità discriminativa della WEMWBS fra un campione clinico con patologia depressiva e uno non clinico appaiato per variabili demografiche. Sono state analizzate le relazioni del benessere percepito con variabili socio-culturali (età, genere, livello di istruzione), con la soddisfazione della vita e tratti di personalità normale e patologica, confrontando 30 soggetti di nazionalità italiana e 29 di nazionalità spagnola. La valutazione quantitativa del benessere soggettivo è utile sia per motivi di ricerca sia per programmare e valutare interventi mirati a migliorare la qualità di vita delle persone.
The article outlines the constructs of health, quality of life and well-being, presenting a review on the instruments available for the psychological assessment of well-being. Among these instruments, the Warwick-Edinburgh Mental Well-Being Scale (WEMWBS), standardized in several countries including Italy, through which an empirical study was carried out also including other tests such as the Satisfaction with Life Scale, the Five Factor Inventory, the Stait-Trait Anxiety Inventory. The results show limited differences between the results regarding well-being obtained in our country and those of studies carried out in other social and cultural contexts with the same instrument. Furthermore, the discriminative capacity of WEMWBS between a clinical sample with depressive pathology and a non-clinical one, matched by demographic variables, appears to be confirmed. Moreover, we analyzed the relationships of perceived well-being with socio-cultural variables (age, gender, level of education), with life satisfaction and normal and pathological personality traits, comparing 30 Italian subjects and 29 of Spanish nationality. T he quantitative assessment of subjective well-being is useful both for research purposes and for planning and evaluating interventions aimed at improving people’s quality of life.
Riferimenti bibliografici
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