Alcuino, Carlo Magno e l’ombra del millenarismo alla fine dell’VIII secolo

Emanuele Piazza

Abstract


L’articolo focalizza la testimonianza di Alcuino, esponente di spicco della cultura carolingia, in relazione alla corrente millenaristica che attraversa l’età altomedievale. Dalla lettura di diverse epistole si evidenzia come il monaco di York interpretasse i pericoli e le ansie che scuotevano la cristianità in quei tempora periculosa come uno stimolo per i credenti ad essere degni, alla fine della propria vita terrena, della ricompensa divina. Non vi è quindi necessariamente un diretto riferimento a tensioni escatologiche (di matrice biblica) legate al giudizio finale, che secondo alcune tesi si credeva prossimo allo scadere del sesto millennio, in coincidenza con l’anno 800.

The article examines the work of Alcuin, a prominent exponent of Carolingian culture, in relation to the millenarian current that goes across the Early Middle Ages. The reading of various epistles points out how the monk of York interpreted the dangers and anxieties that shook Christianity in those tempora periculosa as a stimulus for believers to be worthy of divine reward at the end of their earthly life. There is not a necessary reference to eschatological tensions (of biblical nature) linked to the final judgment, which was believed to be near the end of the sixth millennium coinciding with the year 800.


Riferimenti bibliografici



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