I barbari, punizione di Dio: una nota su Salviano di Marsiglia, Vittore di Vita e Gildas

Emanuele Piazza

Abstract


Le invasioni dei barbari nel V secolo avevano rappresentato un avvenimento traumatico, come testimoniano chiaramente le fonti dell’epoca. Il presente lavoro focalizza l’attenzione sulle opere di tre scrittori cristiani, Salviano di Marsiglia, Vittore di Vita e Gildas, che hanno interpretato l’irruzione violenta degli invasori nei rispettivi paesi, Gallia, nord Africa e Britannia, come un segno della punizione di Dio per i peccati commessi dagli uomini. Non viene però del tutto esclusa, come sottolinea in particolare Gildas, una possibilità di redenzione, e dunque di salvezza dalla furia devastatrice dei nemici, attraverso la penitenza.

Barbarian invasions during the fifth century were a traumatic event, as clearly testified by various coeval sources. The aim of this paper is to examine the works of three Christian authors, Salvian of Marseille, Victor of Vita and Gildas, who interpreted the violent irruption of the invaders in their own countries – respectively Gaul, North Africa and Britain – as a sign of God’s punishment for the sins of the inhabitants. However, as Gildas wrote, there could be a chance for redemption, and, consequently, for escaping from the destructive fury of the enemies. It could come about only through penitence.


Riferimenti bibliografici



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