Un'area metropolitana di equilibrio da Riposto e Randazzo

Sebastiano Maggio

Abstract


La valle solcata dal fiume Alcantara, sulla quale si affacciano i comuni del versante settentrionale dell’Etna e quelli dei versanti meridionali dei Peloritani e dei Nebrodi, proiettandosi oltre Randazzo fino alle estremità di ponente dei territori di Bronte e di Cesarò, rappresenta - con le sue fascinose ed irripetibili gole dalle alte pareti di prismi basaltici risalenti ad un’eruzione che migliaia di anni fa coprì il letto del fiume - una parte importante di un’area metropolitana di equilibrio tra quelle di Catania e di Messina che si completa con l’altra parte, nella quale la valle si innesta, costituita da un’area rettangolare il cui lato maggiore si estende per 38 chilometri lungo la linea di costa del mare Jonio che da Acireale giunge a Naxos e a Giardini (alla base di Taormina, che domina dall’alto) e il cui lato minore, di 18 chilometri, allontanandosi dal mare, contribuisce a determinare l’ipotetico rettangolo all’interno del quale sono contenuti comuni collinari e montani del versante meridionale dei Peloritani e del versante orientale dell’Etna. Complessivamente, un territorio trapezoidale di quasi 1.100 chilometri quadrati: 648 quelli dell’area rettangolare e 450 quelli dell’area a ridosso, della valle dell’Alcantara ed oltre la valle, fino a Bronte, Maletto, Maniace e Cesarò. Con Giarre e Riposto, consolidati in una conurbazione compiuta, ormai da tempo sviluppatisi (anche perché entrambi sono stati mete costanti del movimento migratorio che a partire dagli anni Cinquanta del diciannovesimo secolo - svuotando le campagne e i comuni collinari e montani della Sicilia - ha portato tanta popolazione ad insediarsi prevalentemente nei comuni costieri esistenti nella fascia dei cinque e talvolta dei dieci chilometri dal mare), comuni che vengono a costituire una vasta area di riferimento, peraltro da tempo in costante crescita urbanistica e residenziale, per gli abitanti dei comuni situati nel versante orientale dell’Etna che si trovano all’interno del rettangolo territoriale e per quelli degli altri comuni che si affacciano sulla valle dell’Alcantara. Risultano interessati i seguenti comuni: in area etnea, a sud dell’Alcantara, nei versanti orientale, settentrionale e nord-occidentale del vulcano, Riposto (sul cui porto turistico da tempo pensato e ora in fase di realizzazione si fa grande affidamento per la realizzazione di un sistema integrato mare-monte-turismo-agricoltura-artigianato-terziario-fruizione dei beni culturali minori), Giarre, Mascali, Fiumefreddo di Sicilia, Santa Venerina, Zafferana, Milo (questi ultimi tre comuni sono stati duramente colpiti nel loro patrimonio edilizio, turistico e boschivo dai recenti ed attuali fenomeni sismici e vulcanici), Sant’Alfio, Calatabiano, Piedimonte Etneo, Castiglione di Sicilia, Linguaglossa (la colata lavica di questo mese di novembre ha distrutto parte del manto boschivo e le strutture edilizie di Piano Provenzana indispensabili per l’attività turistica), Randazzo, Maletto, Maniace, Bronte; a nord del fiume Alcantara, procedendo dalla linea di costa verso l’interno dell’isola, Giardini, Naxos, Taormina, Castelmola, Gaggi, Graniti, Malvagna, Moio Alcantara, Roccella Valdemone, Santa Domenica Vittoria, Floresta. Si tratta di un’area nella quale, riordinato il contesto agricolo specializzato e realizzate le strutture e le infrastrutture per l’accoglienza turistica, è possibile coniugare in un’offerta complessiva l’agriturismo, l’attività balneare, le escursioni sul vulcano, la rivalutazione dell’artigianato locale, il pieno recupero dei beni culturali e le numerose attività del terziario.

The towns on the northern slopes of Mount Etna and those on the southern slopes of the Peloritani and Nebrodi Mountains all face the valley eroded by the River Alcantara, which extends beyond Randazzo as far as the extreme western limits of the territories of Bronte and Cesarò, and which represents - with its uniquely fascinating high-walled gorges of basaltic prisms dating back to an eruption thousands of years ago which covered the river bed - an important equilibrating metropolitan area with a part in the territory of Catania, finding completion in the territory of Messina, where it joins an important rectangular area whose longer side extends 38 kilometres along the Ionian coastline from Acireale to Naxos and Giardini (at the foot of the dominating town of Taormina on the hill), while its shorter side, 18 kilometres long, stretches from the coast towards the interior , determining the hypothetical rectangular territory within which the hill towns of the Peloritani Mountains and those on the eastern slopes of Mount Etna are located. Altogether it is a trapezoidal territory of almost 1,100 square kilometres: 648 in the rectangular area and 450 in the area behind, as far as Bronte, Maletto, Maniace and Cesarò. In the former area we must also consider Giarre and Riposto, which are two towns consolidated into one conurbation in constant urban and residential expansion. Since these towns have both been the constant destinations of migratory movement, they represent, for this part of Sicily, a good example of the migratory movement that characterized the second half of the nineteenth century when entire populations moved from the countryside to the coastal towns located within five or ten kilometres from the sea. Giarre and Riposto represent a large reference area for the inhabitants of the hill towns on the eastern slopes of Mount Etna within the rectangular territory and of the other hill towns that face the valley of the River Alcantara. The following towns are of special interest: in the Etna area , to the south of the River Alcantara, on the eastern, northern and north-western slopes of the volcano, Riposto (whose tourist harbour is under construction, is confident in the development an integrated system of sea-mountains-tourism-agriculture-craft-serviceindustries fruition of minor cultural assets), Giarre, Mascali, Fiumefreddo dí Sicilia, Santa Venerina, Zafferana, Milo (the buildings, tourist structures and woods of the last three villages have been seriously damaged by the seismic and volcanic activity still in progress), Sant'Alfio, Calatabiano, Piedimonte Etneo, Castiglione di Sicilia, Linguaglossa (the lava flow of November 2002 destroyed part of its woods and the buildings of Piano Provenzana essential for tourism), Randazzo, Maletto, Maniace, Bronte; to the north of the River Alcantara going inland from the coast there are the small towns and viliages of Giardini, Naxos, Taormina, Castelmola, Gaggi, Graniti, Malvagna, Moio Alcantara, Roccella Valdemone, Santa Domenica Vittoria and Floresta. This is an area which, once the specialised agricultural framework has been re-organised and the tourist structures and infrastructures have been completed, is able to offer countryside holidays, sea bathing, excursions on the volcano, the revaluation of ‘oca’ handicraft, complete recuperation of cultural assets and numerous service activities.


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