Considerazioni sull'intesa tra Stato e culto acattolico
Abstract
Il lavoro intende rendere il lettore edotto di come, progressivamente, la dottrina sia divenuta consapevole del rilievo dell'intesa tra Stato e confessioni di minoranza. A una prima collocazione di queste nell'ambito dell'extragiuridico (teoria del rilievo solo politico dell'intesa) fa seguito, in correlazione con gli eventi storici del tempo, un tendenziale parallelismo con i concordati con la Chiesa cattolica. Si realizza co¬sì una visione dell'intesa più conforme a uno Stato laico e pluralista, qual è il nostro. L'intesa è esterna o interna all'ordinamento italiano a seconda di come la confessione interessata intenda impostare le proprie relazioni con l'autorità statale, e questo indipendentemente dal carattere originario o derivato dell'ordinamento delle confessioni di minoranza. Accanto a un nucleo di materie comuni fra intese e concordati regolamentate secondo una tecnica di disciplina analoga, si riscontrano materie specialissime che caratterizzano la peculiarità di ciascuna confessione e regolamentate secondo una disciplina sui generis. Lo scritto evidenzia come l'esegesi delle norme costituzionali sul fattore religioso, come delle norme giuridiche in genere, sia condizionata dal dato storico-politico. Il diritto condiziona la storia e la storia condiziona il diritto; da questo l'esigenza che l'interpretazione delle norme sia sempre in consonanza con l'epoca in cui si vive, come dimostra la diversa percezione del rilievo dell'intesa dal 1948 a oggi.
The study intende to make the reader aware of how dottrine has progressively become knowledgeable of the importance of the agreement between the State and minority confessione. A first placing of these in the extra-juridical ambit (theory of the political importance only of the agreement) was followed by a tendential parallelism with the con¬cordats drawn up with the Catholic Church, in correlation with the historical events of the time. In this way, a vision emerges of the agreement which is more in conformity with a laical and pluralistic State such as ours. The agreement is external or internal to the Italian organization depending on how the confession in question wishes to define its relationship with government authority, independently from the original or derived character of the rules of the minority sette. Alongside a nucleus of matters common to agreements and concordats, regulated by a technique of analogous discipline, there are very particular matters characterizing the peculiarity of each confession, and regulated by a «sui generis» discipline. The paper outlines how the exegesis of constitutional norms in the religious field, like juridical norms as a whole, is conditioned by historical-political data. Right conditions history and history conditions right; from this springs the need for the interpreta¬tion of norms to always be in consonante with the age in which one lives, as shown by the different perception of the importance of the agreements from 1948 up to today.
Riferimenti bibliografici
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