Il compito del pensiero. Alcune considerazioni su Heidegger e la fine della filosofia

Giacomo Borbone

Abstract


Un aspetto certamente rilevante della riflessione heideggeriana, e che quasi accarezza la risposta (assente in Sein und Zeit) alla domanda circa il senso dell’essere, riguarda la cosiddetta fine della filosofia. Questo tema viene da Heidegger affrontato in un breve quanto celebre scritto del 1964 intitolato appunto La fine della filosofia e il compito del pensiero. In questo nostro contributo analizzeremo criticamente la fine della filosofia diagnosticata dal pensatore tedesco come anche il compito che secondo quest’ultimo resta al pensiero, che nella proposta heideggeriana consiste nel pensare proprio ciò che è stato detto ma non pensato dai Greci: la verità come alétheia.

One of the main aspects of Heidegger’s reflection – and that almost caresses the answer about the meaning of being – concerns the so-called end of philosophy. Heidegger faced this issue in a short but nontheless well-known essay entitled The End of Philosophy and the Task of Thinking (1964). In this paper I will critically analyze, from one side, the end of philosophy diagnosed by Heidegger, and from the other what task, according to the German thinker, is reserved for thinking, which in Heidegger’s proposals consists of thinking what the Greeks said but did not think: that is to say, the truth as alétheia.


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